Il potere del respiro con Harvard e… MindFoodNess!

[vc_row][vc_column][vc_column_text]È fondamentale trovare il tempo per accorgersi di respirare e per poterlo fare bene. Se imparerai a controllare la respirazione, avrai fatto un lavoro già molto importante che potrà esserti utile non solo quando sei davanti al cibo e rischi di perdere il controllo, ma anche tutte le volte in cui ti trovi in una situazione difficile che sembra sovrastarti. Sentirsi angosciati e pieni di dubbi spesso è legato a una respirazione superficiale, non profonda.” (da MindFoodNess, di Emanuel Mian, pag. 94-99).

Tutto ha inizio con la respirazione: è la prima cosa che facciamo quando veniamo al mondo. Un atto solo apparentemente semplice e naturale. Un ritmo libero, un istinto innato del corpo, comune a tutti gli essere viventi. Tuttavia, secondo gli esperti, sono poche le persone che sanno davvero respirare e che ne sono consapevoli. Sotto stress, poi, il respiro si modifica, diventa superficiale, irregolare, a volte affannoso; si può addirittura andare in apnea, contraendo le spalle come se ci si dovesse preparare a combattere una battaglia. Non si tratta però di reazioni fortemente debilitanti perché – come sa bene chi ha sperimentato una condizione di stress – si può benissimo vivere “dimenticandosi” di respirare. Salvo però stare male quando le tensioni aumentano: il senso di angoscia “mozza” letteralmente il fiato e può arrivare a provocare delle vere e proprie crisi di panico. Saper respirare è dunque fondamentale, non solo per rilassarsi ma per trovare l’equilibrio giusto per far fronte alle sfide della vita.

Alcuni importanti studi sul rilassamento, condotti dal ricercatore dell’Università di Harvard Herbert Benson, hanno dimostrato che la predisposizione al relax rientra nelle naturali reazioni fisiologiche dell’organismo umano: questa “risposta” coinvolge il sistema nervoso, ormonale e immunitario. Si tratta di una reazione simile a quella dello stress, ma di segno contrario: la relaxation response, infatti, rallenta il ritmo cardiaco e abbassa la pressione e tensione muscolare, proprio come avviene durante il sonno profondo.

Ascoltare il respiro e saperlo controllare
Respirate lentamente e sentirete diffondere in voi un senso di calma. Iniziate a respirare rapidamente e sentirete la tensione salire. E’ un processo noto da millenni, ma che finora non aveva avuto una spiegazione scientifica. Ora, in uno studio pubblicato su Science, i ricercatori di Stanford hanno identificato un gruppo di neuroni che collegano la respirazione agli stati d’animo e sono responsabili della calma, spiegando anche perché la meditazione ha effetto nel ridurre lo stress.

La pratica del controllo del respiro è una componente fondamentale di tutte le varietà di meditazione. Il piccolo gruppo di neuroni che collegano la respirazione a rilassamento, attenzione, eccitazione e ansia si trova in una zona scoperta nel 1991 chiamata complesso di pre-Bötzinger. Questa sorta di ‘pacemaker respiratorio’ ha a che fare con molti tipi diversi di respiro associati a diverse emozioni: regolare, rilassato, eccitato, ansimante, singhiozzante, sospirante.

Studiando il respiro nei topolini, i ricercatori guidati da Mark Krasnow, si sono quindi chiesti se differenti sottotipi di neuroni all’interno del centro di controllo respiratorio fossero responsabili di generare questi diversi tipi di respiro. Hanno quindi identificato più di 60 sottotipi neuronali presenti nella parte del tronco cerebrale in cui risiede il centro di controllo della respirazione e, per esaminare il loro ruolo nella respirazione, li hanno eliminati selettivamente in topi. In particolare si sono concentrati su una sottopopolazione di neuroni che esprimono due marcatori genetici chiamati Cdh9 e DBX1. Quando li hanno eliminati nei roditori, hanno notato con sorpresa che gli animali ancora respiravano normalmente ma con una piccola differenza: lo facevano in modo più lento. Inoltre, osservandone i comportamenti hanno notato che erano straordinariamente calmi, anche in situazioni particolarmente stimolanti, e trascorrevano meno tempo ad esplorare l’ambiente circostante e più tempo fermi.

In sostanza erano più calmi, meno ansiosi e con meno sintomi tipici anche di noi umani quando…siamo molto molto preoccupati!

Questo studio conferma quanto diciamo da tempo in Emotifood e abbiamo trasferito nel libro MindFoodNess e nell’audiobook MindFoodNess2 del dott. Emanuel Mian, disponibile su Itunes e Audible-Amazon[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel mio libro MindFoodNess, a pagina 95, potrete trovare proprio l’esercizio di respirazione che vi permetterà, passo dopo passo, giorno dopo giorno, di ritrovare la vostra calma ed energia. Troverete anche una parte riguardante il vostro corpo mentre respira e i pensieri che affollano solitamente la vostra mente proprio mentre cercate di rilassarvi. Si tratta di un esercizio importante anche per poter controllare la velocità con cui vi alimentate, perché spesso “mangiamo aria” piuttosto che cibo vero e proprio. Leggete e ripetete l’esercizio, prendete confidenza con il vostro respiro, ascoltatelo, allenatevi, provateci e riprovateci (non va fatto una volta sola!) e fateci sapere come va.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


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Emanuel Mian
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References

MindFoodNess di Emanuel Mian, Mind Ed, 2018

Relaxation response
http://www.relaxationresponse.org/

APA Survey Raises Concern about Health Impact of Stress on Children and Families
https://www.apa.org/news/press/releases/2010/11/stress-in-america.aspx

Relaxation Response: Dr. Herbert Benson Teaches You The Basics
https://www.youtube.com/watch?v=nBCsFuoFRp8

Il potere del respiro, influenza emozioni e stress
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2017/03/31/respirare-lentamente-ci-calma-grazie-a-un-gruppo-di-neuroni_3c9cf6d4-388b-4acb-a970-2c77ab1b0016.html

Kevin Yackle, Lindsay A. Schwarz, et al – Breathing Control Center Neurons that Promote Arousal in Mice.
Science 2017 Mar 31; 355(6332): 1411–1415

Johnson SM, Smith JC, et al – Pacemaker behavior of respiratory neurons in medullary slices from neonatal rat.
J Neurophysiol 1994 Dec;72(6):2598-608

Jeffrey C Smith et al – Pre-Bötzinger Complex: A Brainstem Region That May Generate Respiratory Rhythm in Mammals.
Science 1991 Nov 1; 254(5032): 726–729