Perché il sale favorisce la ritenzione idrica?

Il sale (cloruro di sodio o sale da cucina) è contenuto naturalmente in tutti gli alimenti ma più questi sono elaborati più è probabile che siano ricchi di sale. Un’alimentazione scorretta e un apporto eccessivo di calorie favoriscono l’eccesso di sale che contiene cloruro di sodio. L’eccesso di sodio produce subito ritenzione idrica e se è abituale può provocare problemi di salute come l’ipertensione e disturbi cardiovascolari e può favorire l’accumulo di grasso.

L’effetto del sale (cloruro di sodio) sull’accumulo di liquidi (ritenzione idrica) e di grasso è dovuto a vari meccanismi, eccone alcuni.  L’eccesso di sodio produce rapidamente ritenzione idrica per effetto osmotico.

Il sale stimola la sete e poiché chi è in sovrappeso od obeso tende a bere più bibite gassate e ricche di zuccheri piuttosto che acqua, viene favorito l’apporto energetico.

Il sale stimola anche la fame, riducendo la produzione di leptina, un ormone anoressizzante.

Quando aumenta il consumo di sale, tende a ridursi la secrezione di noradrenalina, un ormone indispensabile per sciogliere i grassi. Questo provoca una minore disponibilità di energia proveniente dai grassi, che ostacola la perdita di peso.

La presenza di troppo sale nell’apparato digerente aumenta l’assorbimento degli alimenti ricchi di zuccheri durante la digestione. La presenza di molto sodio in circolo favorisce l’accumulo di energia nel tessuto adiposo. In sostanza, l’energia invece di andare nei muscoli, si accumula nel grasso (cellule adipose). Ma non è finita: troppo sale, stimola l’eliminazione di magnesio e potassio.

A parità di apporto di sale, più si è in sovrappeso e maggiori saranno gli effetti negativi dell’eccesso di sale.


4  consigli in più dalla dr.ssa Emanuela Russo di Emotifood.

  1. Il sale va sempre usato con moderazione
    Se si hanno bambini piccoli, non aggiungere sale nelle pappe almeno per tutto il primo anno di vita (si abitueranno in modo naturale a non eccedere e a “sentire” maggiormente i sapori originali degli alimenti). Le buone abitudini si imparano da piccoli, anzi da piccolissimi.
  2. Conviene adattare l’alimentazione al fabbisogno di sale
    Tale fabbisogno aumenta quando si suda in abbondanza, perché fa caldo o perché si pratica un’attività sportiva.
  3. Più si mangia salato, più i cibi sembrano insipidi quando contengono poco o niente sale
  4. Meglio evitare fast food e cibi confezionati

Emanuela Russo
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References

Meno Sale Più Salute – 2017 – Sinu
SALT AWARENESS WEEK 2017 – Settimana Mondiale 2017 per la riduzione del consumo di sale. Attenzione al killer silenzioso

SINU – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia – IV Revisione, ottobre 2014

Sale e sodio nei cibi

Consumi medi di sale e potassio per Regione nell’alimentazione degli italiani adulti (35-79 anni)

Salt Reduction