Se ci chiedessero di parlare d’immagine corporea (IC) in genere, o nello specifico della nostra, tenderemmo semplicemente a descrivere il nostro corpo. La realtà è ben più complessa.

La percezione del nostro corpo ma non solo
Con l’espressione “immagine corporea” non s’intende solamente il corpo così come lo vediamo quando ci troviamo davanti a uno specchio ma anche e soprattutto la percezione che abbiamo di esso.1, 2
Nel dettaglio, si tratta “dell’immagine mentale personale della forma, della dimensione e della taglia del corpo e dei sentimenti che proviamo rispetto a queste caratteristiche e alle singole parti fisiche.3

Oltre alla bellezza e all’apparenza c’è quindi dell’altro: esiste la rappresentazione mentale di noi stessi, ed è principalmente questa a determinare la nostra autostima.

 

 

L’insidia di un modello perfetto proposto dai media

L’eccessiva importanza riservata all’immagine corporea è frutto dell’errata convinzione che, per essere socialmente accettati, sia necessario apparire in forma uguale, se non addirittura migliore a quella dei modelli proposti dai media. È innegabile che questi ultimi fungano da elementi decisivi per la formazione di ideali e convinzioni di ogni singolo soggetto durante la sua crescita ed evoluzione.5

Sebbene siano principalmente le ragazze ad essere subissate da richieste e aspettative verso il proprio corpo e talvolta siano spinte a comportamenti estremi (digiuno, vomito, attività fisica eccessiva) nella ricerca della perfezione fisica, sempre più spesso anche gli uomini vengono sopraffatti da questa problematica.

Per sconfiggere ansie e debolezze è necessario percorrere quello che si può definire, un “viaggio interiore”, atto a filtrare e via via eliminare quei concetti che portano a giudicare con eccessiva autocritica i nostri difetti.

L’aspetto esteriore è spesso la causa principale di un nostro disagio più profondo: è da qui che dobbiamo iniziare per dare inizio al nostro personale processo di “auto-aiuto” verso la ricerca di una soddisfacente autostima.

 

References

  1. Leung N et al – The relationship between parental bonding and core belief in anorexic and bulimic women.
    British Journal of Clinical Psycology, 2000 Jun;39 ( Pt 2):205-13
  2. Leung N et al – Core beliefs in anorexic and bulimic women.
    J Nerv Ment Dis 1999 Dec;187(12):736-41
  3. American Psychiatric Association – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. 4th Ed, Washington DC, American Psychiatric Association, 1994
    NB X EMANUEL: LASCIAMO QUESTO O METTIAMO IL DSM-5?
  4. Cotterili JA – Body dismorphic disorder.
    Dermatology Clinics, 1996 (14), 457-63
  5. Fairburn CG, Bohn K – Eating disorder “NOS (EDNOS): an example of the troublesome “not otherwise specified” (NOS) category in DSM-IV”.
    Behaviour Research Therapy 2005 Jun, 43 (6, 691-701)