SE NON E’ LATTE…è BEVANDA VEGETALE

Nella moderna cultura alimentare il latte vaccino è stato affiancato da molte “alternative” vegetali nate per far fronte sia a chi manifesta problematiche fisiologiche, come l’intolleranza al lattosio o l’allergia alle proteine del latte, sia per venire in contro a coloro che hanno scelto di escludere le proteine animali dalla propria alimentazione.


Nell’ultimo decennio sugli scaffali dei supermercati è decisamente aumentata l’offerta di questi prodotti, da quelli a base di soia, a quelli fatti con il riso fino a quelli a base di piselli.

Sono degli estratti in base acquosa di legumi (soia, piselli, arachidi, fagioli), cereali (riso, avena, farro, mais), pseudo-cereali (quinoa, amaranto, teff), semi oleosi (sesamo, lino, canapa, girasole) e frutta a guscio (mandorla, noce, nocciola, cocco) che simulano il latte vaccino per aspetto e consistenza.

Proprio perché non sotto ottenute dalla mungitura di un animale devono essere chiamate con un altro termine ovvero bevande.

CARATTERISTICHE GENERALI

Le bevande vegetali ricalcano le caratteristiche dell’alimento di partenza, ma hanno alcuni tratti in comune:

  • Non contengono lattosio: ideale per coloro che manifestano questo tipo di intolleranza
  • Non contengono colesterolo e hanno un ridotto apporto di grassi: ideale per chi deve ridurre gli apporti alimentari di questi nutrienti
  • Apportano vitamine del gruppo B (ad eccezione della B12), fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo e del sistema nervoso.
  • Gli apporti di calcio, ferro, vitamina B12 e vitamina D sono invece minimi o assenti, motivo per cui vengono spesso fortificate con questi micronutrienti.

UN GIRO TRA GLI SCAFFALI

Ecco le caratteristiche di alcune tra le bevande più conosciute.

  • Bevanda di soia. È probabilmente una delle più antiche bevande vegetali. Pare infatti che fosse utilizzata già 2000 anni fa in Cina. Come il legume da cui deriva la bevanda a base di soia ha un buon apporto proteico (circa 3 g ogni 100 ml) e un ridotto apporto di grassi, soprattutto insaturi. La quantità di zuccheri varia a seconda del prodotto che scegliamo, il tutto per un apporto calorico di circa 32 Kcal ogni 100 ml. Al suo interno è anche presente una discreta quantità di fitosteroli, utili nella riduzione dei livelli di colesterolo, e di isoflavoni, degli ormoni vegetali con effetti protettivi sulle malattie cardiovascolari, sull’osteoporosi e su alcuni tipi di tumore. Il sapore è particolare per cui rientra nella categoria “o la odi, o la ami!”; per chi l’apprezza è ottima per preparare sia ricette dolci (creme, cioccolata calda..) che salate (besciamella, tofu “fatto in casa”, maionese…). Non può essere utilizzata da chi manifesta allergie alle proteine della soia.
  • Bevanda di riso. Tra tutte le bevande è probabilmente la più dolce, il che indica che il suo contenuto di zuccheri semplici è elevato. Questo la rende una bevanda ottima per chi ha necessità energetiche immediate, come gli sportivi, ma ne aumenta molto il carico glicemico, motivo per cui va usata con moderazione in chi ha diabete o ha un’alterazione della glicemia. Le proteine di questa bevanda sono minime così come i grassi e l’apporto calorico si aggira attorno alle 60 Kcal ogni 100 ml. Ha una buona digeribilità e la sua dolcezza la rende molto appetibile; può essere utilizzata per preparare creme o come ingrediente nei dolci magari riducendo l’aggiunta di altri zuccheri.
  • Bevanda di mandorle. Ha un colore chiaro e una consistenza fluida e a quanto pare potrebbe essere stata creata nel Medioevo per rispondere all’esigenza di avere un alimento energetico durante il periodo di Quaresima. L’apporto calorico è di circa 50 – 60 Kcal ogni 100 ml e il contenuto di grassi è superiore rispetto alle altre bevande, proprio perché la mandorla da cui deriva ne è anch’essa ricca. Sono grassi insaturi, ottimi per mantenere in salute cuore e arterie. Fornisce anche buone quantità di zinco, calcio, vitamine del gruppo B ed E. E’ ottima come bevanda per accompagnare la colazione del mattino, magari associata al caffè, oppure per preparare dolci (da provare le granite e i gelati), ma anche primi piatti tipo il risotto.
  • Bevanda di avena. È una bevanda con un sapore delicato, che apporta un buon quantitativo di zuccheri, anche se inferiore a quella di riso, tant’è che il carico glicemico è minore. Le proteine e i grassi sono pochi e rispetto all’avena in chicco il contenuto dei β-glucani è minimo: durante la produzione della bevanda buona parte dei nutrienti viene persa. È comunque un alimento energetico e tonificante e grazie al suo buon contenuto di acido folico, indispensabile per il ricambio cellulare, è adatto alle donne in gravidanza e allattamento

Non esiste un latte vegetale migliore di un altro, ma la scelta dovrà ricadere su quello che risponde meglio alle vostre esigenze specifiche.

Il nostro consiglio è quello di leggere bene le etichette nutrizionali e di confrontare sempre i prodotti prima di acquistarli…magari facendo particolare attenzione al contenuto di zuccheri semplici. Come si dice: “less is more!”

Tu quale bevanda preferisci? Se vuoi avere notizie anche sulle altre bevande chiedi ai nostri esperti di EMOTIFOOD.

Emanuela Russo
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