Come ti riempio la schiscetta…

Parlare di schiscetta è come raccontare un pezzo di storia: la usavano già i soldati per portare il “rancio” e la chiamavano “gavetta”, poi gli operai nelle fabbriche e piano piano è arrivata in eredità fino a noi.

La caratteristica che negli anni è rimasta immutata? La praticità. In un unico contenitore, facilmente trasportabile, si possono combinare insieme tutti gli ingredienti necessari per mangiare ovunque, quando vogliamo, e in modo sano ed…economico!

Cosa invece è cambiato? Mentre all’inizio degli anni ’60 la schiscetta incarnava appieno la sua etimologia, ovvero “schiscià” cioè schiacciare insieme tutti gli alimenti, oggi invece abbiamo a che fare con contenitori fatti da più scomparti, su ispirazione del Bento bako giapponese, in modo da tenere separate le preparazioni e non mischiare sapori e consistenze. Ovviamente poi ci sono state altre evoluzioni: schiscette di plastica, di metallo, con disposizione orizzontale o verticale, termiche, collegabile alla porta USB del PC…

Ma la domanda è sempre: dentro cosa ci metto? Una pasta e basta? Solo insalata? Tanta frutta?


Vediamo insieme come fare.

SCHISCETTA = PIATTO BILANCIATO

La schiscetta non è solo un modo veloce per mangiare fuori casa, ma è un vero e proprio pasto e come tale deve essere sano e completo, ovvero deve contenere la giusta quantità di tutti i nutrienti.

Consideriamola come un piatto bilanciato “da asporto”, e assembliamola in questo modo:

  • Inseriamo una fonte di carboidrati: pasta (di frumento, ma anche di farro, di kamut, di riso o pasta di legumi) o altri cereali (riso, avena, farro, orzo, miglio…); possiamo scegliere anche tra pane, cracker o piadine. Ricordiamoci di scegliere prodotti preferibilmente integrali perché contenendo più fibra ci aiuteranno a mantenere più a lungo il senso di sazietà.

Non abbiamo tempo di preparare i cereali tutti i giorni? Portiamoci avanti e prepariamo magari due o tre porzioni in più da conservare a disposizione in frigorifero. Una buona idea può essere quella di raffreddare i cereali sotto l’acqua: blocchiamo la cottura e riduciamo l’indice glicemico!

 

  • Aggiungiamo delle proteine: pollo, tacchino o vitello, pesce, uova sode o in frittata, formaggi freschi come ricotta o mozzarella oppure affettati magri come prosciutto cotto, crudo o bresaola; oppure scegliamo proteine vegetali: legumi, tofu, tempeh e seitan. Di sicuro la scelta non manca e il segreto per non annoiarsi è variare il più possibile. Anche in questo caso se il tempo scarseggia possiamo scegliere dei prodotti in scatola o surgelati.

 

  • Accompagnamo il tutto con della verdura cruda oppure cotta: vitamine, Sali minerali e fibre sono indispensabili per rendere un pasto completo. Senza scordarci della stagionalità!

Possiamo anche in questo caso guadagnare tempo e preparare delle verdure da conservare nel freezer. Saranno sempre a disposizione!

  • E non scordiamoci dei grassi! L’olio extravergine d’oliva resta la migliore scelta: un cucchiaio per condire la nostra schiscetta e la quota di lipidi è soddisfatta. Possiamo anche scegliere di usarne un po’ meno e di integrare i grassi con frutta secca (noci, nocciole, mandorle, anacardi…) o semi oleosi (semi di zucca, girasole, lino, sesamo, chia..)

Un consiglio pratico: possiamo condire la schiscetta, ed in particolare le verdure, appena prima di consumarle per evitare di trovarle inzuppate dal condimento aggiunto quando abbiamo assemblato il pranzo. Attrezziamoci con un piccolo contenitore per l’olio (da lasciare magari in ufficio) ed eventualmente con dell’aceto, se gradito.

  • Per concludere aggiungiamo anche un frutto fresco, ovviamente di stagione e se possibile consumiamolo con la buccia: aggiungeremo altri Sali minerali, vitamine e fibre alla giornata.

Ecco fatto: con pochi e semplici ingredienti, sani e bilanciati tra loro, si possono creare pasti appetitosi e soddisfacenti per accompagnare la nostra pausa pranzo.

Che porzioni utilizzare?…ne abbiamo parlato in questo articolo!

Dobbiamo aggiungere qualcos’altro? Solo un po’ di organizzazione per non ritrovarci all’ultimo minuto senza ingredienti. Quando pianifichiamo la spesa settimanale aggiungiamo alla lista anche tutto il necessario per assemblare il pranzo settimanale e teniamo sempre delle scorte in dispensa e nel congelatore. Così anche in caso di emergenza avremo sempre qualcosa a portata di mano.

E via libera alla fantasia: pomodoro e mozzarella possono essere un pranzo ideale accompagnati da un panino, ma sono altrettanto sfiziosi se diventano il condimento per un’insalata di riso venere!

Emanuela Russo
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Immagine in evidenza: Photo by Ella Olsson on Unsplash