#3 RICOMINCIAMO A MUOVERCI…TEMPO E MOTIVAZIONE

Esistono tanti motivi per cui non si riesce a fare esercizio fisico o a praticarlo con costanza. Il tempo e la motivazione sono tra i principali.


   

FATTORE TEMPO

Il tempo non basta mai e diventa spesso la motivazione per la quale si smette di fare esercizio fisico: lavoro, gestione della casa e dei figli, impegni vari e alla fine 24 ore sono poche anche per le necessità fisiologiche.

Allora non ci resta che pianificare! Di solito si è dei maghi ad incastrare gli appuntamenti e allora troviamo un momento da dedicare al movimento: al mattino presto, alla sera tardi, in pausa pranzo! Non servono ore, anzi. Esistono persino protocolli di allenamento che durano meno di 30 minuti.

Scriverlo e fissarlo sull’agenda, come si fa con l’appuntamento dal dentista, aiuta a mantenere l’obiettivo e con il tempo diventerà un’esigenza!

MOTIVAZIONE E DINTORNI

Iniziare, ri-iniziare, ri-prendere, continuare. Qualunque sia la situazione di partenza ci si trova sempre ad un bivio quando è ora di muoversi. I pensieri scivolano veloci tra il comodo divano, la casa in disordine e le scarpe da ginnastica che ci aspettano davanti alla porta. Come uscire da questo impiccio?

La motivazione è fondamentale, anche se, come appena detto, è molto facile che vacilli! Ma questo non va vissuto come un fallimento o un’incapacità, è perfettamente normale. Persino gli atleti professionisti non sempre hanno la voglia di allenarsi! Basta prenderne consapevolezza e attuare tutte le strategie necessarie per mantenerla sempre il più alta possibile.

Eccone alcune.

  1. Scegli un’attività che ti piace e che ti appaga. Quando le cose che facciamo ci piacciono la fatica si sente meno e la voglia “si trova”.
  2. Poniti obiettivi fattibili. Tutti vorrebbero fare attività fisica e in pochissimo tempo ottenere risultati tangibili: un addome scolpito, un tempo record…ma ci vuole tempo. Mettere l’asticella troppo in alto e non avere le capacità di saltarla può farci cadere nello sconforto e farci desistere!
  3. Andare in progressione. Iniziare un’attività e strafare non è indicato. Il corpo ne risente e anziché sentire i benefici degli ormoni sentiremo solo i dolori dello sforzo…e dovremmo saltare l’allenamento successivo. Un po’ per volta, con gradualità!
  4. Caro diario…Sia che siamo amanti della carta o dell’elettronica poco importa, ma tenere traccia di ciò che facciamo è fondamentale per farci riflettere sul nostro percorso, per vedere da dove siamo partiti e dove possiamo arrivare, spingendoci a fare sempre di più e meglio.
  5. In compagnia può essere meglio. Ci sono persone che anche da sole riescono ad allenarsi e chi invece ha bisogno di qualcuno. Se così fosse cerchiamo un compagno o un corso di gruppo: quando si prende un impegno con qualcuno si è meno invogliati a evitarlo.
  6. Chiedi consiglio! Il confronto con un allenatore, un personal trainer o qualcuno di esperto in materia di attività fisica può aiutare. Grazie alla loro esperienza queste figure possono aiutare a trovare l’allenamento migliore, personalizzandolo sia rispetto ai carichi da utilizzare e alla tipologia di attività da fare…il risultato finale può essere differente.
  7. L’allenamento strutturato prevede dei tempi di riposo per non cadere nella condizione di “overtraining”, ovvero un affaticamento e una stanchezza tali da compromettere sia l’attività fisica che la voglia di farla. Il corpo ha bisogno di recuperare per essere performante.

Muoviti, recupera, programma e resta motivato!

Emanuel Mian & Emanuela Russo
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