COME TI SISTEMO IL FRIGORIFERO

Prima c’erano il ghiaccio, la neve, le buche scavate nella terra e le cantine…oggi è diventato un elettrodomestico fondamentale nelle nostre cucine: stiamo proprio parlando del frigorifero.

Dal 1748, anno in cui fu brevettata la prima macchina refrigerante artificiale, lo utilizziamo per conservare gli alimenti e le bevande deperibili, creandoci una sorta di piccola dispensa “al fresco” grazie alla quale non siamo costretti ad andare tutti i giorni a fare la spesa. Comodo no?

Frutta, verdura, carne, pesce, uova, yogurt, formaggi…tanti alimenti così diversi coabitano all’interno della stessa struttura. Coabitare è la parola chiave!

Possiamo infatti pensare al nostro frigorifero come ad una sorta di piccola palazzina, dove ogni inquilino ha un proprio appartamento e ci sono delle regole generali per il “quieto vivere”.


LA TEMPERATURA DEL PALAZZO E GLI INQUILINI

Indipendentemente dalle dimensioni, il frigorifero ha di solito una temperatura generale compresa tra 1 e 4°C, che varia però a seconda del ripiano in cui ci troviamo. Ecco la genialità e la comodità di questo elettrodomestico e della sua tecnologia interna!

Sfruttando questa diversità si possono conservare in maniera ottimale tutti i cibi collocandoli nel ripiano che ha la loro temperatura ottimale di conservazione…se così non fosse dovremmo avere un frigorifero per ogni tipologia di prodotto! Praticamente impossibile.

Il RIPIANO INFERIORE è la zona più fredda: la temperatura è di circa +2°C. E’ ideale per sistemare la carne e il pesce crudi. Il consiglio? Controlliamo l’integrità delle confezioni prima di ritirarli per evitare lo sgocciolamento dei liquidi. Per precauzione possiamo utilizzare dei piatti  a bordo alto o dei contenitori che ci faranno mantenere pulito il ripiano.

IL PIANO CENTRALE. Salendo la temperatura aumenta arrivando a 4-5°C, clima a cui stanno bene le preparazioni già cotte (verdure, minestroni, arrosti…), gli avanzi, le confezioni di affettati già aperte, i latticini (formaggi freschi, latte fresco o a lunga conservazione aperto), gli yogurt e la pasta fresca (tagliatelle, ravioli..). Anche le uova possono stare in questo ripiano, anche se non è sbagliato collocarle in quello superiore. Qualunque sia il loro alloggio lasciamole sempre all’interno della confezione con cui le abbiamo acquistate per evitare che vengano in contatto con le superfici del frigorifero. Sono un’ottima fonte di nutrienti, ma come noto, possono portare sul loro guscio batteri particolarmente insidiosi per la nostra salute come la salmonella.

L’ULTIMO PIANO è quello con la temperatura maggiore. L’aria calda tende a salire e si arriva a 6-8°C. Possiamo quindi sistemare alimenti che hanno una conservazione più lunga: formaggi stagionati, scatolame e alimenti sottovuoto.

I CASSETTI IN BASSO sono classicamente dedicati alla frutta e alla verdura. Sono delle zone protette perché al loro interno ci sono almeno 6°C ovvero la temperatura ideale per la loro conservazione. Unico accorgimento? Non lavarle prima di riporle nei cassetti, perché l’umidità favorisce la crescita di muffe e batteri e il loro rapido deperimento.

Anche IL CONTROPORTA è una zona calda: 10-15°C. E’ il luogo migliore per sistemare tutto ciò che deve solo stare “al fresco”: acqua, bibite, succhi, vino, sottaceti, maionese o altre salse, olive e anche il caffè, che a questa temperatura mantiene il suo caratteristico aroma.

Per mantenere queste condizioni “climatiche” bisogna fare attenzione a non aprire spesso il frigo e soprattutto a non lasciare lo sportello aperto troppo a lungo: ogni volta che prendiamo qualcosa facciamo involontariamente entrare aria calda che altera l’equilibrio della temperatura.

Per lo stesso motivo non ritiriamo alimenti ancora caldi: eviteremo la formazione di condensa e un brusco innalzamento della temperatura interna.

IL CONGELATORE è la sede staccata del frigorifero, quello con la temperatura minore in assoluto e che consente di conservare i cibi per un tempo maggiore: -18°C. Chi esce dal congelatore non può rientrarci, ovvero gli alimenti scongelati non vanno più ricongelati! Inoltre, visto che si tratta di uno spazio ristretto, è importante che tutto quello che mettiamo al suo interno sia accuratamente imballato e riporti la data di scadenza….giusto per evitare di avere dei surgelati d’epoca!

IO NEL FRIGO NON CI STO!

Non tutti gli alimenti amano il freddo: la frutta esotica, gli agrumi (con il freddo perdono sapore e tendono a diventare amari), i pomodori, i fagiolini, la zucca, le zucchine e i cetrioli.

Anche al pane piace stare fuori: non ci sono controindicazioni a metterlo nel frigorifero, ma possiamo dire che il freddo lo fa diventare raffermo più velocemente.

Aglio, cipolle e porri potrebbero anche stare nel frigorifero, ma il loro odore caratteristico potrebbe essere assorbito dagli altri alimenti.

Alle patate piace stare a temperatura ambiente e al buio così come la frutta e la verdura acerbe amano stare al caldo!

FATE SPAZIO!

Come abbiamo visto ogni alimento ha una temperatura di conservazione ottimale, grazie alla quale riesce a mantenere inalterate le proprie caratteristiche organolettiche (odore, sapore, aspetto, consistenza) e a non sviluppare microrganismi pericolosi per la nostra salute. Ma c’è un altro aspetto fondamentale che contribuisce alla corretta conservazione: lo spazio tra un cibo e l’altro.

È fondamentale cercare di mantenere una certa distanza tra i vari alimenti sia perché non ci sia contaminazione tra uno e l’altro, sia per poter garantire una corretta circolazione dell’aria. Tanti prodotti ammassati l’uno sull’altro provocherebbero un aumento della temperatura interna e un super lavoro dell’elettrodomestico per poter raffreddare e riportare un clima ottimale all’interno.!”

Assicuriamoci anche che gli alimenti e i loro involucri non tocchino le pareti del frigo: sarebbe un altro ostacolo al passaggio dell’aria e rischieremmo di sporcare le pareti.

CHI PRIMA ENTRA…PRIMA ESCE

Oltre a collocare gli alimenti nel ripiano giusto, un altro aspetto fondamentale per “far regnare l’armonia nel palazzo” è quello di gestire correttamente le entrate e le uscite. Cosa vuol dire? Possiamo usare la regola del “First in, First out” ovvero “chi prima entra, prima esce!”. Tiriamo fuori e consumiamo per primi gli alimenti che abbiamo riposto per primi e riponiamo gli alimenti acquistati per ultimi dietro o sotto quelli già presenti all’interno del frigo.

Un’idea utile è anche quella di utilizzare la data di scadenza come criterio: prima di sistemare qualcosa sui ripiani diamo un’occhiata alle confezioni e portiamo in avanti quelle che scadono prima, proprio come fanno al supermercato.

Avremo sempre la situazione del frigorifero sotto controllo e soprattutto non ci troveremo più a dire frasi del tipo “Ah già che avevo anche questo!”.

I CONTENITORI

La maggior parte degli alimenti che acquistiamo possiedono già un proprio imballaggio grazie al quale possiamo riporli direttamente nel frigorifero. È sempre comunque meglio controllarne l’integrità!

Se invece abbiamo alimenti sfusi si possono usare dei contenitori ermetici di vetro o plastica: conserveranno perfettamente il cibo e ci consentiranno di non appoggiare direttamente l’alimento sul ripiano. Questo vale soprattutto per la carne e il pesce, che tra gli alimenti presenti nel frigorifero sono quelli che presentano una maggior carica batterica!

Anche i cibi cotti richiedono attenzione nella conservazione ed in particolare vanno tenuti separati dai cibi crudi, questo per evitare che i microrganismi presenti in quelli crudi contaminino quelli cotti e i contenitori ermetici sono un’ottima soluzione.

Per non scordarci di quello che abbiamo inserito nei contenitori possiamo apporre delle etichette. Ci saranno utili anche per ricordarci entro quando dobbiamo mangiare il contenuto!

LA PULIZIA

Mantenere gli alimenti secondo un certo ordine è importante, ma la pulizia delle superfici del frigorifero non è da meno.

Tutto ciò che riponiamo all’interno è in qualche modo “sporco” e questo fa sì che nel tempo si accumuli nel frigorifero un’impercettibile sporcizia, spesso responsabile della formazione di cattivi odori.

Inoltre è possibile la formazione di ghiaccio sulle pareti che va eliminato per consentire un perfetto funzionamento e il mantenimento della temperatura.

Per questo è importante pulire con regolarità il nostro elettrodomestico! Esistono dei prodotti specifici, ma i “rimedi della nonna” a base di acqua e aceto o acqua e bicarbonato sono perfetti per passare i ripiani e le pareti.

Ogni quando fare pulizia? Ogni 10-15 giorni può essere un buon compromesso, oltre che una buona opportunità per controllare le scadenze e l’eventuale presenza di cibo deteriorato.

 

La corretta conservazione degli alimenti è un aspetto fondamentale per la nostra salute oltre che per evitare sprechi: ecco perché avere un frigorifero organizzato è un primo passo per raggiungere questo obiettivo!

Emanuela Russo
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